lungo una vita intera, dipinto a tratti con rapide e confuse pennellate, a volte talmente nitido da essere disturbante. Momenti dolci si alternano ad altri ruvidi: il ragazzino alle prese con l'amore a pagamento che finisce col mangiarsi la ricompensa promessa, il protagonista che, respinto dall'amore della sua vita, la violenta, rovinando un sogno che avrebbe potuto realizzarsi.
Sergio Leone mette in mostra il lato oscuro di un America che non riesce e districarsi dalle proprie debolezze, che fatica a trovare una strada comune, un paese composto da mille fazioni, ciascuna intenta a perseguire i propri obiettivi, scontrandosi e logorandosi in una assurda e inconcludente guerra senza vincitori.
Il desiderio di costruire il proprio destino facendosi largo a colpi di pistola è un'immensa illusione, chiunque si metta su quella strada è destinato a soccombere, qualunque sia il grado di potere che riesce a raggiungere, venendo ammazzato o finendo nell'oblio. I protagonisti non fanno eccezione, nessuno escluso, un'intera vita viene gettata alle ortiche, senza valore, senza meriti, un continuo arrabattarsi fra intrighi, sparatorie, assassinii, episodi che danno adrenalina e sensazioni eroiche, una droga, terminato l'effetto della quale si rimane vuoti e sconfitti.
Vite maledette quelle raccontate da Sergio Leone, apparentemente esaltanti e invece prive del coraggio di chi, pur fra mille difficoltà, ha saputo costruire i propri desideri onestamente, senza prepotenza ma lavorando sodo. Vite perdute, dissolte in una nuvola di fumo. D'oppio.
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