sabato 18 maggio 2013

BURIED - Rodrigo Cortés

Rivelare il finale di Buried sarebbe un vero dispetto perché l'intera pellicola sta in piedi proprio in funzione della curiosità di sapere come andrà a finire.
Sì perché se da una parte c'è l'attrazione/repulsione per il terrorizzante tema di edgariana memoria della sepoltura prematura, dall'altra c'è senza dubbio
la curiosità di sapere come farà il malcapitato protagonista a cavarsi d'impaccio da una situazione a dir poco drammatica.
Girato interamente all'interno di una bara nella quale il protagonista interpretato da Ryan Reynolds è stato chiuso da dei rapitori per chiederne il riscatto, Buried tiene lo spettatore inchiodato davanti allo schermo, lasciandolo preda di sentimenti contrastanti. Da una parte c'è il terrore provocato dalla consapevolezza di essere fuori dalla portata di tutto e di tutti, impossibilitato a qualsiasi tentativo di fuga. Dall'altra c'è la tecnologia moderna fornita da uno smart-phone che i rapitori hanno messo a disposizione del prigioniero per obbligarlo a filmarsi e chiedere che venga pagato il riscatto.
E' stridente questo contrasto fra mondo reale e mondo virtuale. Il nostro è connesso con il mondo, è raggiungibile da chiunque abbia il suo numero o attraverso i social network. E tuttavia è fuori dalla portata di tutti, perso in un limbo, un mondo fatto di pochi metri quadrati. Ciò che più inquieta lo spettatore è la sensazione di abbandono, di totale annullamento, senza poter fare nulla per combatterla. La tecnologia amplifica la disperazione nella quale si finisce col cadere, è netta infatti l'impressione di trasformarsi da persona in carne e ossa a ombra digitale, un fantasma senza più un luogo fisico nel quale essere visto e riconosciuto.
Comunicare, restare in contatto può dare sollievo ma non è sufficiente. Privare un uomo della sua libertà significa ridurlo a un semplice essere vivente, riversato su se stesso, destinato a deperire, a rinsecchire come una pianta senza linfa. La tortura peggiore che si possa infliggere.
                              
Anno di pubblicazione: 2010
Interpreti:
  1. Ryan Reynolds

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