L'incontenibile Idi Amin, dittatore dell'Uganda, interpretato da un convincente Forest Whitaker, che ha vinto un
oscar per questo ruolo, ha davvero una doppia anima. Con una mano regala pane e carezze, con l'altra diffonde violenza e terrore. E il dottore in erba Nicholas Garrigan, il cui volto è prestato da James McAvoy, ne subisce appieno l'impetuoso carattere, passando da semplice amico a medico personale a consigliere politico. Ma quando un uomo, sulla spinta del proprio carisma e della propria determinazione, conquista il comando di una nazione allo sbando, promettendo giorni migliori e si ritrova poi a difendere la propria stessa posizione sotto gli attacchi dello spionaggio e dei poteri stranieri, allora non esistono più regole ma solo la sopravvivenza. Ed ecco che non ti puoi fidare più di nessuno, la paranoia si impadronisce di te e tutti coloro che ti circondano diventano nemici, anche solo per un vago sospetto. E` l'inizio della fine, si diventa vittime di se stessi, distrutti dalle proprie ansie e paure.
Kevin MacDonald vuole dare un messaggio che va oltre la semplice storia personale. Qui si parla dell'Africa, della sua anima tormentata, del desiderio di rinascere, di trovare la propria strada, il proprio posto nel mondo ma che inevitabilmente si trova circondata da sciacalli ai quali non sa opporre resistenza perché gli manca una spinta unitaria, uno slancio collettivo che le permetterebbe di compiere il grande balzo. E il bravo dottorino rappresenta tutti coloro che amano l'Africa, che vorrebbero aiutarla ma che non sanno come farlo. La realtà è che loro stessi non la conoscono, ne sono affascinati ma non sanno esattamente cosa sia, un continente in gran parte ancora selvaggio, materia grezza da plasmare ma proprio per questo irruenta, umorale, imprevedibile e violenta. Quando lo capiamo ne proviamo paura e ce ne allontaniamo. E` un problema di comunicazione.
Noi che viviamo nei paesi che l'Africa l'hanno sfruttata e sfruttano ancora, che proprio per questo riconosciamo la rovina in cui l'abbiamo trascinata e vorremmo rimediare, dovremmo avere la maturità per capire che noi, per l'Africa, non possiamo fare niente altro che lasciarla in pace, permetterle di guardarsi, di capirsi e di uscire da sola dal suo dramma. E` la sua stessa natura a pretenderlo, a noi non resta che attendere, fino al giorni in cui potremo parlare con essa e chiederle perdono.
Anno di pubblicazione: 2006
Interpreti:
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