gli incontri con i vari spettri sono da brividi.
Ebenezer Scrooge viene dipinto in modo decisamente caricaturale e quindi il suo aspetto e le sue disavventure ci fanno ridere. Ma quando viene messo di fronte al suo destino, impersonato dai tre fantasmi del Natale passato, presente e futuro, il sorriso svanisce e ci coglie un certo disagio. Anche se non vogliamo ammetterlo, qualcosa ci lega a quel vecchio scorbutico e avvizzito e la paura di cui cade vittima ci pervade in un attimo. Ecco che allora non guardiamo più le bizzarre esperienze di un personaggio strampalato ma assistiamo al racconto di una vita meschina con la quale non vorremmo aver nulla a che spartire ma che intimamente riconosciamo come parte della nostra.
La divertita antipatia che si prova nelle prime scene del film nei confronti di Scrooge si tramuta ben presto in un'imbarazzata empatia, ci immedesimiamo in lui, sappiamo che abbiamo in comune molto più di quanto vorremmo e quegli spettri, soprattutto l'ultimo, ci fanno dannatamente paura.
Il finale lo conosciamo ed è un sollievo e una sorpresa perché è in quel momento che ci rendiamo conto di quanto Zemeckis sia riuscito a colpire nel segno, a lanciare uno spunto, a trasmettere l'intensità di una fiaba più che mai attuale.
Interpreti:
- Ebenezer Scrooge
- Spiriti del Natale passato, presente e futuro
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