mercoledì 28 agosto 2013

AVATAR - James Cameron

James Cameron fa sognare ad occhi aperti con il suo Avatar. Continuare a ripetere che la storia ha un che di già visto è pretestuoso. La trama potrà forse ricordarne altre ma non vedo da quando questo rappresenti un problema: se così fosse, il novanta per cento delle opere di qualunque tipo e genere meriterebbe l'oblio, una posizione un tantino estrema da difendere.
Non è importante cosa si racconta ma come lo si racconta. Il grande protagonista di questo film è il desiderio di libertà e il coraggio necessario per conquistarla. Il personaggio principale è un paraplegico ed è facile pensare che si tratti di una scelta "facile" per chi scrive la sceneggiatura: cosa può esserci di meglio al mondo che vestire i panni di una creatura possente, in grado di correre, saltare, cavalcare, combattere, fare tutte quelle cose che, per chi è seduto su una carrozzina, restano un sogno? E' troppo facile appunto e infatti non è tutto qui. Se la paraplegia del protagonista è fisica, quella della maggior parte di noi è mentale. Tutto questo voler cercare a tutti i costi un difetto in una storia che ha fatto sognare milioni di spettatori, tirando fuori banali argomentazioni su una trama apparentemente scontata, è dovuto solo a una cosa: l'inconscio fastidio provato nel rendersi conto che non bastiamo a noi stessi, che in confronto agli alieni di Pandora ci sentiamo inferiori, nel corpo e nello spirito e, ammirandone le gesta, desideriamo essere come loro.
Avatar permette al nostro eroe di uscire dai propri limiti umani e raggiungere una nuova consapevolezza. Egli diventa un super-uomo, incapace di dominare ma in grado di entrare in sintonia con il cosmo e quindi di completare se stesso. L'intera narrazione è una grande metafora. L'uomo colonizzatore è alla disperata ricerca di risposte nell'universo, espande i propri confini all'infinito, andando sempre più lontano ma non è in grado di sganciarsi dalla sua dimensione singola, solitaria. Ogni tentativo, per quanto tecnologicamente sofisticato, è destinato al fallimento: grandi astronavi per condurre nello spazio profondo, macchine che amplificano il movimento e la forza degli arti, l'illusione del potere delle armi. Il nostro corpo ha dei limiti che possiamo superare ma è lo spirito che va liberato. Il duello finale fra l'uomo robotico e l'uomo-alieno riassume il messaggio che Cameron intende comunicare. La tecnologia è un mezzo ma non il fine. Attraverso la tecnologia possiamo avvicinarci allo spirito ma per raggiungerlo e renderlo libero serve uno sforzo che deve arrivare prima di tutto da noi stessi.
                              
Anno di pubblicazione: 2009
Interpreti:
  1. Sam Worthington
  2. Zoë Saldaña
  3. Stephen Lang
  4. Sigourney Weaver
  5. Michelle Rodriguez
Ulteriori informazioni su James Cameron
Visita il sito web del film Avatar 
Visita il sito italiano di Avatar
Visita il sito di Michelle Rodriguez
Guarda il trailer:

Nessun commento: