IL SIGNORE DEGLI ANELLI – LA TRILOGIA - Peter Jackson

Spesso si ha la sensazione, leggendo un libro, di assistere a un film. Credo dipenda dal fatto che le immagini, nel nostro mondo, condizionano pesantemente la nostra immaginazione, di conseguenza, mentre si descrive una scena, è facile immaginarla con dei bravi attori che la recitano sul grande schermo. Non è troppo difficile allora trasporre l'opera letteraria
in opera cinematografica.
Probabilmente questa considerazione non vale allo stesso modo quando si parla di romanzi scritti in epoche in cui il cinema non esisteva affatto o non era ancora fenomeno di massa come al giorno d'oggi. Un tempo forse gli autori immaginavano i “propri” attori sul palco di un teatro, dove la messa in scena è completamente diversa. O forse non li immaginavano affatto, perché immersi in prima persona nel racconto, magari preda di una trance onirica.
Di certo, leggendo Tolkien, non ho avuto la sensazione di essere al cinema. E questa è forse la difficoltà più grande da superare, nel momento in cui si decide di portare su pellicola un'opera come la sua. Sono convinto infatti che le scelte più difficili per Jackson e compagni non siano state quelle relative agli innumerevoli effetti speciali, seppure impegnativi, alla scelta del cast o delle musiche. Credo invece che la scrittura della sceneggiatura sia stata l'impresa più ardua da superare.
E infatti è proprio su questo punto che si sono scatenati i dibattiti più aspri, dal momento che nessuno ha avuto nulla da ridire sulla spettacolarità delle scene, sulle atmosfere fiabesche, sulle emozioni che il film è in grado di comunicare. Ci sono molte differenze fra lo svolgersi della trama del libro e quella dei film, a volte si tratta di semplici variazioni sul tema, altre volte di tagli, altre ancora di vere e proprie invenzioni.
Da appassionato del grande scrittore inglese posso dire che probabilmente si poteva fare di meglio ma sicuramente si poteva fare di molto peggio. Al di là di tutte le critiche, quello che resta nello spettatore è l'incredibile senso del meraviglioso che viene restituito in egual misura anche nella trasposizione cinematografica. La trilogia del signore degli anelli non perde nulla della magia, delle atmosfere da sogno, della malinconia, delle gesta eroiche che si colgono fra le pagine del libro. In ogni singolo momento è evidente l'amore e il rispetto che Jackson e i suoi collaboratori nutrono per l'opera tolkieniana, lo si vede dall'incredibile cura dei dettagli, dal maniacale tentativo di dare vita al mondo e ai popoli descritti nel libro, restando il più possibile aderenti, se non alla trama, a tutta la struttura, immensa, messa in piedi da Tolkien.
Ne esce una Terra di Mezzo che vive di vita propria, dove l'esistenza delle meraviglie narrate non viene messa mai in discussione, dove la cosiddetta sospensione dell'incredulità è totale. Guardando questi film si viene letteralmente risucchiati nella mappa disegnata da Tolkien, quello che per anni tutti noi avevamo immaginato, qui prende forma, in modo convincente, sistematico. La Contea è la Contea, la terribile torre di Sauron è proprio quella, i Rohirrim sono davvero possenti ed orgogliosi e gli orchi tremendamente brutti e cattivi.
Chi non ha tremato quando i Cavalieri Neri inseguono senza tregua gli hobbit fuggiaschi, chi non ha trattenuto il fiato quando Gandalf affronta il terribile demone sul ponte di Khazad-Dûm, chi non ha avuto paura di fronte a un intero esercito di Uruk-Hai in pieno assetto di guerra o non ha urlato di speranza di fronte alla grande carica degli Eorlingas sui campi del Pelennor?
Il signore degli anelli è tutto questo e se Peter Jackson non amasse questo libro come lo amiamo tutti noi, non sarebbe riuscito a comunicare le emozioni che si provano guardando e riguardando questa grande opera cinematografica.
                              
Anno di pubblicazione: 2001-2003
Interpreti:

1. Elijah Wood
2. Billy Boyd
3. Dominic Monaghan
4. Sean Astin
5. Ian McKellen
6. Ian Holm
7. Viggo Mortensen
8. Orlando Bloom
9. Liv Tyler
10. Christopher Lee
11. Cate Blanchett
12. Sean Bean
13. John Rhys-Davies
14. Andy Serkis
15. Bernard Hill
16. Brad Dourif
17. Hugo Weaving
18. Miranda Otto
19. Marton Csokas
20. Karl Urban
21. John Noble
22. David Wenham
23. Bruce Hopkins

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